Quest’esame costituisce uno scoglio arduo da superare per gli studenti di Scienze Politiche: noi cerchiamo di aiutarvi con questi consigli.
A Scienze politiche dicono che questo esame, da solo, valga un terzo di tutta la laurea. Da sempre è un esame fondamentale per tutti gli indirizzi e costituisce, insieme a Diritto privato, una delle barriere selettive più difficili da superare. Su questo esame si narrano racconti e aneddoti ormai entrati a far parte della mitologia di Scienze politiche, la verità è che questo è un esame davvero difficile, e mano a mano che gli anni passano sembra che si faccia a gara per complicarlo sempre un po’ di più. In pochi anni la parte teorica è stata completamente azzerata per lasciare spazio agli esercizi, e questo è il vero problema per gli studenti di Scienze politiche che magari seguono un indirizzo storico, politico o sociologico e si trovano a dover sostenere un esame che non ha assolutamente niente a che fare con tutti gli altri.
Il compito è strutturato in quattro problemi da risolvere, generalmente due di macroeconomia e due di microeconomia, ognuno degli esercizi vale sette punti e mezzo e il tempo a disposizione è di due ore. Se non si supera la prova bisogna saltare l’appello successivo.
Il programma è nettamente diviso in due parti: macroeconomia e microeconomia e i professori sono alla perenne ricerca di un libro di testo decente dopo la bocciatura del vecchio Samuelson e del terrificante Cozzi-Zamagni. Il vero problema è che il superamento dell’esame è legato soltanto alla capacità di risolvere problemi matematici che hanno poco o niente a che fare con gli assunti puramente teorici dei testi. Insomma, si rischia di imparare soltanto i meccanismi degli esercizi senza sapere nemmeno di cosa si stia parlando.
Libri di testo: sono due, Microeconomia di R.H. Frank e Macroeconomia di Dornbusch-Fischer. Attenzione però, alcuni capitoli si possono saltare (vedi la guida di Scienze politiche).
All’appello: il tempo a disposizione è di due ore e gli esercizi da risolvere sono quattro. In genere l’appello si tiene in aula 1 e si viene disposti dall’ultima alla prima fila, un posto sì e uno no, a seconda dell’iniziale del proprio cognome. I posti sono piuttosto scomodi, soprattutto quando si devono disegnare i grafici.
Tempo: cinque o sei mesi se non si hanno le basi di matematica.
Suggerimenti: evitate la teoria e fate solo esercizi. Alla Cuesp hanno i testi e le risoluzioni degli ultimi tre compiti, cercate di procurarvi anche i testi degli appelli precedenti, armatevi di calcolatrice e studiate solo in funzione della risoluzione dei problemi.
All’appello: prima di consegnare, svolgete un mini-sondaggio per controllare le vostre soluzioni, ma fidatevi più di voi stessi che degli altri.
Gradimento: 4 per la difficoltà che comporta agli studenti di Scienze politiche.
Difficoltà: 10.
Percentuale promossi: 50 per cento.
Numero appelli in un anno:non c’è da preoccuparsi, c’è quasi un appello al mese e le date sono comunicate con notevole anticipo.
Costo totale: sulle 200.000 lire(Euro 103,3).
Reperibilità libri:quelli nuovi li trovate dappertutto, basta pagare, per quelli usati ci sono maggiori difficoltà, chiedete ad altri studenti il giorno dell’uscita dei risultati.
Attenzione: con la riforma universitaria il programma d’esame è cambiato; consultatelo in facoltà prima di dare l’esame.