diritto fallimentare

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(prof. Edoardo F. Ricci) Caratteri generali: è un insegnamento complementare che può essere inserito nel piano di studi come esame del terzo o del quarto anno. Può essere inserito anche come insegnamento caratterizzante dell’indirizzo forense, nonché di quello per giuristi d’impresa.

Si tratta di un corso che ha per oggetto lo studio delle procedure di fallimento, di concordato preventivo, di amministrazione controllata e di liquidazione coatta amministrativa disciplinati dal R. D. 16 marzo 1942 n. 267, nonché quello dell’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi, prevista dal D. L. 30 gennaio 1979 n. 26 (convertito, con modificazioni, in L. 3 aprile 1979 n. 95).

Propedeuticità: occorre aver sostenuto l’esame di Diritto Commerciale.

Libri: 1) Edoardo F. Ricci, Lezioni sul fallimento, vol. I, editore Giuffrè, Milano, 1997; 2) Uno a scelta tra i seguenti volumi: Salvatore Satta, Diritto fallimentare, seconda edizione, editore Cedam, Padova, 1990; Piero Pajardi, Manuale di diritto fallimentare, quarta edizione, editore Giuffrè, Milano, 1993.

L’appello: si compone di una prova scritta e di una prova orale. La prova scritta consiste nel rispondere a sei domande che vertono per lo più sul fallimento, solo una, di regola, riguarda invece le procedure minori. Si hanno 30 minuti di tempo. Per ogni risposta corretta è assegnato un punto: 6 punti corrisponde a ottimo, 5 a buono, 4 a discreto, 3 alla sufficienza. La votazione conseguita nella prova scritta è tenuta presente per la prova orale. Con un punteggio inferiore alla sufficienza ci si potrebbe presentare all’orale, ma è vivamente sconsigliato. La prova orale risulta più semplice, soprattutto se si è fatta una buona prova scritta, infatti le domande vengono poste anche in base agli errori o alle mancate risposte dello scritto. È possibile consultare il proprio scritto prima dell’esame orale.

Tempo: un mese e mezzo, forse anche due per prepararlo veramente bene.

Difficoltà: come esame complementare è piuttosto difficile. Il voto è 8. Confrontandolo però con tutti gli esami di questa Facoltà il voto è 6.

Gradimento: 9, è molto interessante. Dà grandi soddisfazioni, nonostante la difficoltà nel prepararlo.

Consigli: per superare l’esame non è indispensabile seguire le lezioni. Tuttavia è consigliabile farlo. Il professor Ricci spiega e approfondisce molto bene gli argomenti trattati nei due testi. Sono inoltre tenuti dei seminari volti ad esaminare l’aspetto pratico del diritto fallimentare. Vengono presentati, infatti, da due avvocati, alcuni atti del fallimento (istanza ex art. 6 legge fallimentare, sentenza dichiarativa di fallimento, reclamo alla Corte d’Appello, verbale di inventario dei beni, eccetera.) molto interessanti soprattutto per chi un domani eserciterà la professione.
Studiare molto bene entrambi i testi. Per poter passare lo scritto è indispensabile conoscere praticamente a memoria gli articoli del R. D. 16 marzo 1942 n. 267. Le domande dello scritto infatti richiedono quasi esplicitamente l’esposizione dell’articolo. Non conta tanto il numero, quanto il contenuto stesso dell’articolo. Occorre quindi molta memoria per lo scritto, ma non dimenticare di capire gli articoli per l’orale. Aver sostenuto l’esame di Diritto processuale civile agevola molto la comprensione della materia.

Numero iscritti per appello: circa 100/150 studenti.

Percentuale promossi: allo scritto il 40 per cento, mentre all’orale il 60 per cento circa.

Numero appelli in un anno: gennaio, aprile, maggio, giugno, luglio, settembre e ottobre. Controllare sempre in bacheca o sul terminale le date di scritto e orale (distanti circa una settimana).

Totale pagine: il testo di Ricci 338. Gli altri due sono lunghi più o meno 1000 pagine, ma la parte sulle disposizioni penali e processuali penali sono da saltare.

Costo totale: £ 36.000 il testo di Ricci; £ 82.000 il Satta e £ 100.000 il Pajardi.

Reperibilità libri: in tutte le librerie dell’università, all’Isu e nella biblioteca di Giurisprudenza. Si possono trovare anche usati.

Attenzione: con la riforma dell’università, il programma d’esame è mutato, consultatelo in facoltà prima dell’esame

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Redazione Universinet Magazine
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