Pavia-La grande campionessa di salto professoressa all'Università di Scienze Motorie..
Fiona May, la campionessa del mondo di salto in lungo, da ottobre tesserata per la Libertas Cento Torri Pavia, giovedì ha tenuto la sua prima lezione universitaria al Corso di Laurea in Scienze Motorie dell’ateneo pavese.
L'accoglienza è stata molto calorosa e gli oltre 200 gli studenti hanno applaudito l’entrata in aula di Fiona e per due ore l’hanno ascoltata parlare di tecnica di salto in lungo, di esperienze di gara, di approccio mentale alle competizioni. Ed è stato proprio quest’ultimo argomento a catalizzare l’interesse degli studenti”. La “pantera della pedana” è sembrata a proprio agio anche dietro la cattedra, salvo poi alzarsi per passeggiare avanti e indietro gesticolando freneticamente come spesso l’abbiamo vista fare durante le competizioni.
“Il mio segreto? Il training autogeno, che pratico ogni giorno per caricarmi positivamente e che mi è stato di grande aiuto in momenti particolari della mia vita da atleta”.
Fiona si siede sulla cattedra e con i ricordi torna a Siviglia ’99, quando perse la medaglia iridata e scoppiò in lacrime davanti a tutto il mondo: “Da quel momento ho attraversato due anni di incubi. Ma incubi veri, durante i quali mi svegliavo sudata e spaventata. Avevo paura e sognavo di entrare nello stadio tra i fischi. Il mio incubo ricorrente nascondeva il timore di dover arrivare sempre seconda.
Poi la reazione: “Ho capito che dovevo fare qualcosa e ho puntato tutto sulla concentrazione. Ogni giorno mi ripetevo: sono la campionessa del mondo, sono la numero 1.
Fiona si scioglie raccontando le emozioni e i ragazzi la seguono in religioso silenzio: “A Edmonton c’è stata finalmente la svolta, ma io continuo a concentrarmi quotidianamente e vivo i miei allenamenti e le mie gare come se stessi in un film. Un film in cui la protagonista sta affrontando una gara importantissima per vincere la medaglia d’oro. Ovviamente la protagonista di quel film sono io…”
Dopo un applauso sincero, l’argomento torna ad essere serio e riguarda il tarlo del sport odierno, il doping. A riguardo Fiona è chiara: “Se tra voi c’è qualche aspirante atleta mi raccomando, non prendete una strada destinata a rovinarvi la vita. Ho due esempi lampanti di atlete che hanno fatto uso di doping: una a 30 anni è stata costretta ad operarsi e non potrà avere figli, l’altra purtroppo è morta lasciando dei record che non verranno mai più battuti. Voi potete credermi oppure no, ma io sono pulita. Due mesi dopo aver dichiarato che volevo un bambino sono rimasta incinta e questo significa che sono una persona sana”.
Il rientro in pedana dopo la pausa per la maternità è imminente, la May farà il suo ritorno alle gare domenica 4 maggio, in occasione del meeting organizzato dalla Libertas Cento Torri a Pavia per l’inaugurazione del ristrutturato campo Coni.
Il pensiero vola poi agli appuntamenti agonisticamente più importanti e quindi ai Mondiali di Parigi, Poi le Olimpiadi del 2004: “Voglio vincere quella maledetta medaglia d’oro per tornare a casa con un sorriso da qui a qui” dice indicando prima un orecchio e poi l’altro. Dopo Atene 2004 ci sarà l’addio all’atletica? “Non so. Non lo so…” ma lo sguardo e la determinazione sono quelli di una campionessa che ha ancora tanta voglia di esprimere e dare. Dentro e fuori la pista.
I prossimi appuntamenti di Fiona May a Pavia:
Sabato 3 maggio: Madrina del meeting “A scuola con lo sport”
Domenica 4 maggio: partecipazione al meeting “Memorial Della Valle”
Lunedì 5 maggio: al campo Coni lezione pratica agli studenti del Corso di Laurea in Scienze Motorie
Giovedì 15 maggio: lezione tecnica agli studenti del Corso di Laurea in Scienze Motorie