USA – Impazza in rete il meraviglioso video dell’Ultima lezione del Prof. Randy Pausch docente di Iterazione “Uomo Macchine”, ora lotta contro 10 tumori ma dice di essere sereno e racconta come è riuscito a realizzare i suoi sogni. LEZIONE – E’ prassi oramai in molte facoltà ospitare grandi luminari che discutono filosoficamente e danno suggerimenti e consigli ai propri studenti. Quando la Carnegie Mellon University di Pittsbourgh, una delle più prestigiose università americane, ha invitato il suo professore Randy Pausch alla «last lecture», non l’ha fatto solo per caso. Il quarantaseienne Pausch ha però dovuto prendere questo invito alla lettera. Il discorso, a fine settembre davanti a 400 studenti, per lui è stato davvero l’ultimo. «Really Achieving Your Childhood Dreams» (Come avverare veramente i tuoi sogni d’infanzia) per molti è stato un capolavoro, al tempo stesso divertente, commovente e illuminante.
CANCRO – Da oltre un anno Randy Pausch lotta contro dieci tumori maligni, nidificati nel suo fegato. Già direttore dell’Entertainment Technology Center presso la stessa università, nonchè esponente particolarmente noto della comunità statunitense di Interazione Uomo-Macchina per le sue ricerche nell’ambito della realtà virtuale e dei videogiochi, al professor Pausch restano solo più alcuni mesi di vita. Anche se le molte operazioni e la chemioterapia lo hanno disabilitato, il suo senso dell’umorismo non è sparito. Tanto che le radiografie dei suoi tumori sono state le prime ad essere proiettate sulla parete a inizio della lezione. Un reporter della Cbs ha chiesto se sarà ancora vivo a Natale. «Le probabilità – è stata la sua risposta – sono 50 su 50». E per il giorno della Festa del papà (negli Usa il 15 giugno)? «Per quello non mi dovrete più comprare regali», è stato il suo commento.
SOGNI REALIZZATI – Nella sua ultima lezione, aperta al pubblico e trasmessa via webcast, il professore parla dei suoi sogni e della loro realizzazione. Ed è stato talmente coinvolgente e toccante, che il video è stato scaricato già oltre un milione di volte. Le grandi emittenti americane hanno raccontato la sua storia. Il Wall Street Journal ha definito la sua ultima lezione «The lecture of a lifetime». Nei forum americani le sue riflessioni vengono paragonate, da chi ha visto il video, ai più commoventi versi di poeti di fama mondiale quali Dylan Thomas. Alcune delle sue massime possono sembrare leziose, vengono però presentate con tale lucidità e saggezza, che non disturbano affatto. Nella sua relazione di quasi un’ora e mezza, Pausch mostra – sarcasticamente – le tante risposte negative ricevute negli anni alle sue domande di lavoro. Ricorda poi i tanti litigi e le frustrazioni avute con le persone, che, in qualche modo ha sempre risolto. Ne deduce: «Sii paziente con gli altri, prima o poi ti sorprenderanno e impressioneranno». E infine, la lezione per la vita: «Se conduci una vita onesta, i tuoi sogni si realizzeranno».
STAR TREK – Dell’infanzia, dice Pausch, ricorda i tanti desideri: «Trascorrere qualche minuto nell’assenza di gravità; giocare a football nella Nfl; realizzare parchi di divertimento; essere Captain Kirk di “Star Trek”». Tranne quello di giocare nella League, i suoi sogni si sono in parte tutti avverati: ha realizzato le attrazioni virtuali del parco della Disney, come le montagne russe ispirate ai “Pirati dei Caribi”; suo è il popolare Curriculum elettronico, che aiuta gli studenti a divertirsi mentre sgobbano sull’informatica – e come ricompensa, la “US Air Force” lo ha invitato a bordo di un aereo che simula l’assenza di gravità. Inoltre, quando Pausch già era un professore affermato, persino William Shatner, l’interprete del capitano Kirk, è venuto a trovarlo in laboratorio.
«NON SONO DEPRESSO» – Ciò nonostante, più delle sue storie di successo, lo spettatore si commuove davanti all’atteggiamento fiducioso del malato terminale. Non ha parlato di religione, spiritualità o di cancro. «Mi spiace se probabilmente non sono così depresso, come invece dovrei essere», scherza Pausch. E per dimostrare che è in forma fà addirittura delle flessioni sul palco: «La mia condizione fisica è migliore di quella di molti spettatori tra il pubblico», sogghigna. Racconta poi, scherzando, della sua conversione sul letto di morte: «Ho comprato un computer della Apple». E infine sfida tutti i genitori: «Se i vostri figli colorano la parete della loro cameretta – lasciateli fare. Rilassatevi semplicemente».
MEMORIA – Una lezione di vita, quella trasmessa in Rete, seguita da milioni di americani in tutto il paese. Tuttavia era pensata per un pubblico molto più ristretto: la moglie di Pausch e i suoi tre figli, dei quali il più grande ha appena cinque anni. «Loro vedranno il video quando saranno adulti», dice. Un portavoce della Electronic Arts, alla fine dell’intervento, annuncia la costituzione di una borsa di studio alla memoria di Randy Pausch, un rappresentante dell’Università comunica successivamente che il ponte del campus, che collega il dipartimento d’informatica a quello delle arti, sarà dedicato alla memoria di Randy. Obbligatoria infine – anche se non richiesta – la standing ovation, al termine della lezione.