30/03/00……..Fa uno strano effetto accorgersi che proprio domani saranno trascorsi già due anni da quel fatidico giorno… Ma la memoria non trova nessuna difficoltà a ripescare anche i particolari più banali, le sensazioni,gli umori di quella lontana mattinata di marzo,quasi fosse ieri…
Ah,il mio primo esame! Nonostante la notte insonne, prima di uscire di casa mi guardai allo specchio e continuavo a ripetermi andrà bene,fidati,andrà bene…. Continuavo a sentirla per strada questa curiosa cantilena, mi dava l'impressione di un lieto presagio.
Ma durò poco:mi bastò entrare in quell'aula così immensa per quel giorno ed il mio pseudo-ottimismo vacillò,cadde e si frantumò in mille pezzetti…Se mi sforzo un pò riesco ancora a sentirlo quello che alle mie orecchie suonò come un amarorisveglio!
Non ce l'avrei mai fatta…Sarei morta d'infarto prima…Un cavallo al galoppo avevo nel petto,non un cuore!
Per volere del prof,eravamo tutte matricole quel giorno:con gli occhi di adesso rivedo su quei volti il riflesso delle mie paure,delle mie incertezze,ma allora sembravano così tranquilli,così sicuri di sè… Mi sentivo persa!
Ricordo le ore passate appollaiata su per le scale atorturarmipsicologicamente,sforzando di richiamare alla memoria tutto ciò che avevo studiato,sfogliando febbrilmente quelle pagine che all'improvviso mi apparivano così estranee(ma erano le stesse del giorno prima?!),angosciandomi con l'ormai familiare out-out la so-non la so ogni volta che qualcuno usciva da quella stanza(con quanta invidia lo scrutavamo!) e,raggiante,ci riferiva le domande del SUO primo esame…
Arrivò anche il mio momento:come in trance salii su quella pedana e mi sedetti.Sarei svenuta.
E invece si svolse tutto come se fossi la protagonista irreale del mio sogno,mentre io guardavo tutto dall'esterno:risposi senza tentennamenti alla prima domanda,tutto il resto fu ancora più naturale…
Ricordo perfettamente che , mentre parlavo,nella mia testa non riuscivo a smettere di pensare non è possibile,non sono io,è un sogno! Un sogno in cui addirittura venni interrotta nel bel mezzo dell'esame, per permettere ad un ragazzo di raccontare la sua barzelletta ,un modo come un altro per cercare di sciogliere quella tensione che attanagliava tutti…
Oggi so che è stato tutto merito dell'affabilità e della gentilezza del prof, ma allora per me l'unica spiegazione era il mio angelo custode… Non potrei avere ricordo migliore del mio primo esame, tanto più che si colloca nel periodo più felice della mia vita,a cui spesso guardo con dolce-amaro rimpianto…
Di esami ce ne sono stati ancora parecchi, la tremarella delfatidico giornola sperimento tutt'oggi, ma…il primo esame non si scorda mai!!!!!!!!
Anna
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