Arrestato Bernardo Provenzano il capo della mafia
CORLEONE – Arrestato Bernardo Provenzano il capo della mafia
Era latitante dal 1963. E' stato catturato alle porte di Corleone, dove vivevano i familiari: era in jeans, non ha opposto resistenza. La conferma dal procuratore aggiunto Pignatone e dai pm della Dda Prestipino e Sabella. Che dire proprio un bel regalo per il nuovo governo.
Bernardo Provenzano (n. Corleone, 31 gennaio 1933) detto Binnu u tratturi (Benedetto, il trattore) è ritenuto uno degli attuali (2006) capi della mafia siciliana o Cosa nostra. Arrestato nel 2006, Provenzano era ricercato sin dal 1963, con una latitanza record di oltre quarant'anni.
Appartenente inizialmente alla cosca mafiosa di Luciano Liggio insieme a Totò Riina commise i suoi primi omicidi negli anni sessanta nel corso della prima guerra di mafia palermitana contro i Navarra.
Provenzano è ritenuto attualmente a capo della Commissione, organismo regionale di cosa nostra avente competenza su tutto il territorio. La sua presenza è stata segnalata alla fine del 2004 in una clinica francese a Marsiglia, dove si era sottoposto ad un intervento chirurgico, tramite l'ausilio di un prestanome.
Il boss è stato catturato a Corleone nella mattinata dell' 11 aprile 2006 in un casolare di campagna, al momento della cattura non ha opposto resistenza.
L'operazione è stata condotta dalla Polizia di Palermo insieme al Servizio Centrale Operativo (Sco) e alla Direzione Centrale Anticrimine (Dac).