Guida alla maturità: paura e tanta attesa

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Alla fine tanta preoccupazione: Era difficile. Troppi argomenti letterari allo scientifico e troppa matematica al classico TROPPI argomenti letterari allo scientifico, troppi test di matematica e scienza al classico. Nei linguistici tutto okay, quiz nella norma domande attese. Mentre negli Itc e negli istituti magistrali pare sia andata niente male, qui si aspettavano A questionari coli le crocette».

 Due cose, insomina, accomunano i ragazzi che hanno affrontato ieri la terza prova dell’esame di stato 2001 a Roma e provincia: nessuno ha beccato in pieno le materie su cui i conimissari avevano preparato i test, nessuno è veramente contento del tempo a disposizione. Dichiarano in massa che quello impiegato per le simulazioni era di gran lunga superiore. Ed infatti la prova nella maggior parte delle scuole è cominciata almeno con mezz’ora di ritardo sui turni stabiliti, (due, o tre turni se previsto anche il pomeridiano) ed è durata in media dai 50 n. . ,,, minuti alle 2 ore. Per esempio al si Tasso, classico, e al Righi, scienti- la fico, le commissioni hanno ,,,,estratto pochi minuti prima del- l’inizio della prova i dieci quesiti tra le 40 domande selezionate dai , « vari professori, ma il ritardo sulla etabella di marcia era già stato ac- I. ~umulato, i ragazzi del secondo de,urno hanno atteso in strada 45 gli( ninuti in più. E una volta entrati n nanno saputo che il tempo era (r~, i nal? to ridotto. Spiega Claudia del tato ghi: «Avevamo esercitato anche )er capacità di sintesi in dieci righe n alcune simulazioni dellaprorenzi per h L’unica differenza è che ducoli Ae l’anno i professori ci concep o 2vano tre ore mentre oggi il preW sidente di commissione si è imU puntato per far rispettare le due ore e così ce l’abbiamo fatta, ma i abbiano lavorato fino agli ultip missimi secondi», s Orologio aparte, il terzo scritto è stato abbastanza duro. 1 quesiti sono aumentati rispetto alloscor dso anno, da 30 a 40, e le materie . ntifiche hanno davvero avuto s, scie C la stragrande preferenza dei pro fessori. Qualche problema, a dire il vero, c’è stato. Nella terza 1) del Tasso in pochi sono riusciti ad affrontare lo scoglio di mateniatica, un problema ed un’equazione logaritmica. «Sti 30 studenti~>, ha affermato convinto Carlo, «solo d iie sono riusciti a rispondere ai quesiti. Era soprattutto una questione di ragionamento e ci ho perso oltre un’ora per cercare di dare una risposta». Anche al Marmani non sono per niente contenti. Esce la 111 B, qualcuno parla dei commissari ai quali «gli gira tantissimo dopo la versione di greco». Francesca e Ludovica si lamentano del tempo, 2 ore, avrebbero voluto scrivere con più calma le 12 righe sul teorema di Carnot e stille tragedie di Seneca, mentre Eleonora della 111 A rac conta all’amica che è venuta a prenderla che i prof hanno scelto tre materie non letterarie su cinque, matematica, fisica, scienze, «davvero troppo». E sulle domande non si bara, o le sai o non le sai. Claudia della 111 D del liceo classico Tasso, è preoccupata, non è sicura delle risposte di matematica perché sono state date «su una cosa che avevamo fatto poco durante l’anno», E racconta di una sua amica che ha avuto una crisi isterica dopo aver letto il testo della prova, ha lasciato il banco ed è andata via. Troppa tensione anche al Convitto Nazionale, classico scientifico ed europeo, 50 minuti per mettere le crocette, anche sull’arte: Gaugain come artista viaggiatore e non come artista colonizzatore, uno sballo per lui che in materia non si sente ferratissimo. I compagni di altre sezioni hanno invece aspettato quattro ore perentrare, e l’esame è stato ~
Articolo tratto da La Repubblica

Redazione Universinet Magazine
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