natalino balasso: attore di zelig

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Il BALASCIO’ a Teatro è un intervallo di un’ora e mezza nella commedia quotidiana interpretato dall’ormai famoso comico televisivo.

Il monologo, intervallato da personaggi tra cui spicca Natalino Balasso, l’attore porno di Zelig, scivola tra giochi di parole e parole per gioco.

C’è anche un professore, il Santone Salabar, della Setta dei flagellanti del Bancomat probabilmente l’unico momento di caduta di tono in uno spettacolo che a chi ama il genere demenziale zeligghiano regalerà un mare di risate.
Natalino Balasso, attore di nicchia anzi, porno, piuttosto porno, negli anni bui di tangentopoli lavora per la Lurido film girando una media di otto lungometraggi al giorno.
Come attore, Balasso non entra nei personaggi, sono i personaggi ad entrare in lui. Lavoratore instancabile, quando il regista dice: Ciak si gira!, lui si gira e comincia il film.
E’ stato protagonista di pellicole come La lampo di Aladino, Lanterne grosse, A qualcuno piace Aldo e Il silenzio dei tubi innocenti.
Queste interpretazioni gli sono valse tre Suppostoni d’oro ma lui, non pago, nel marzo 2000 comincia a raccogliere le firme contro il doppiaggio dei film porno.
I temi trattati nel suo spettacolo sono tutti di importanza capitale: dalla protesta contro il doppiaggio del cinema porno all’impossibilità di allattare i postini al seno. Su tutti regna il suo Guru, SAVINO PEZZA l’unico che sfugge al noto sondaggista Gianni Pilone che a pochi minuti dalla chiusura dei seggi con la sua Girekta, istituto, lo dava in vantaggio di dieci punti sugli avversari. Neanche il tempo di fare le dovute dichiarazioni e la conta dei voti veri ha rivelato il clamoroso errore di Pilone.
Natalino Balasso è stato trombato. Il suo tronchetto della felicità, il partito con il buco intorno, non ha nemmeno superato la soglia del 4% alle ultime elezioni. Due domande sono sorte spontanee, che ne sarà di Gianni Pilone è soprattutto, dove metteremo il nostro glorioso simbolo, il tronchetto della felicità?
La risposta era insita nelle domande, in un momento di drammatico silenzio, il custode del simbolo è stato individuato proprio in Gianni Pilone.
Subito si è passati ad analizzare il motivo della sconfitta, mentre nel centrosinistra Rutelli dichiarava: .. . avrei dovuto stringere più mani, Balasso si rimproverava: Avrei dovuto stringere meno le chiappe e accontentare i miei numerosi elettori’.
Poi è passato al contrattacco: Sapevo che sarebbe finita cosi, è tutto un magna magna! Ora bisogna che io faccia un grosso sforso e raccolga i cocci del listone. L’unico problema è che per raccogliere i cocci mi devo chinare e non è che mi fidi molto dí questi politicanti ……
Ora nel partito gli si chiede di fare un passo indietro.E lui forse lo farà anche se è consapevole che dietro c’è Antonio Brusegatto.
Tra i motivi della sconfitta c’è il fatto che i seggi sono rimasti aperti fino a tarda notte. Gli elettori di Balasso a una certa ora, al buio, nei seggi ne hanno approfittato per fare di tutto tranne che votare. E per l’ennesima volta si sono divertiti tutti alle sue spalle.

Oggi, davanti allo sconfortante risultato, la base del partito chiede al suo leader di dare l’esempio e comportarsi come si conviene a una solida democrazia all’americana. Lui ci riflette. E subito dopo chiede il riconteggio dei voti della Florida.

DOVE: A ROMA AL TEATRO DEI SATIRI E A MILANO AL TEATRO CIAK SINO AL 25 NOVEMBRE
di M. A.

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