Universinet.it – Dopo aver colpito nei giorni scorsi le “pietre di inciampo” i vandali hanno imbrattato con vernice a spruzzo nera anche i volantini che commemorano gli ebrei rapiti da Hamas affissi per ricordarne il rapimento. Questo gesto non solo costituisce un attacco alla comunità ebraica, ma intralcia anche il dialogo e le motivazioni del movimento pro-palestinese, il quale chiedendo l’immediato cessate il fuoco si si basa sulla costruzione di pace e comprensione tra le parti.
Questi atti di distruzione, che avvengono in un contesto di rinnovata tensione nel conflitto israelo-palestinese, sminuiscono gli sforzi di quanti, da entrambe le parti, lavorano per la liberazione dei 250 ostaggi. I volantini, destinati a mantenere viva l’attenzione sulle sorti dei rapiti, sono diventati invece simbolo di un conflitto che continua a trovare sfogo anche nelle strade delle nostre città.
La comunità ebraica di Roma e i sostenitori della causa palestinese hanno espresso disappunto e preoccupazione, evidenziando come tali atti estremi e non autorizzati danneggino la causa della pace e del dialogo a cui molti sono dedicati.
Le autorità cittadine, di concerto con rappresentanti della comunità ebraica, hanno preso posizione contro questi vandalismi, impegnandosi a promuovere un’atmosfera di rispetto reciproco e di dialogo costruttivo.
Il sindaco di Roma ha denunciato il vandalismo contro le “pietre di inciampo, sottolineando come azioni del genere compromettano il tessuto sociale multiculturale della città e offuschino la legittimità delle richieste pro-palestinesi.
In diverse parti del mondo si riscontra una recrudescenza di episodi simili, che non fanno altro che alimentare un circolo vizioso di odio e incomprensione. Il percorso verso la pace richiede impegno e perseveranza e non può essere ostacolato da manifestazioni di intolleranza.
Roma è stata teatro di una delle pagine più buie del nazifascismo con il rastrellamento del ghetto ebraico a poche centinaia di metri da Trastevere, occorre riaffermare il proprio impegno verso i valori di tolleranza e di dialogo. Gli atti di vandalismo contro i volantini non solo violano la memoria dei rapiti e il rispetto dovuto a ogni essere umano, ma minano anche gli sforzi di chi lavora per la convivenza pacifica. La lotta per i diritti non può prescindere dal rispetto reciproco, fondamento imprescindibile di ogni società civile.