Universinet.it – come ogni anno con la primavera arrivano le circolari che vorrebbero limitare i centimetri di pelle scoperta degli alunni. Il povero Preside di turno, ci avrà pensato per settimana e, ne avrà discusso con il Consiglio di Istituto e magari istituito una apposita commissione “alla decenza”. Al centro delle cronache è l’Istituto comprensivo W. A. Mozart, situato nella zona dell’Infernetto a Roma, che ha introdotto nuove regole per l’abbigliamento degli studenti, degli insegnanti e del personale non docente.
Questa decisione, riportata in una circolare firmata dal dirigente scolastico e riportata dal quotidiano Il Messaggero, prevede il divieto di indossare “abiti non appropriati”, come “pantaloncini troppo corti, canottiere e magliette troppo corte, capi di abbigliamento eccessivi e inopportuni”. Tutto condivisibile ma siamo proprio si uro che siano questi i problemi degli studenti italiani? Non basta più il buon senso di alunni e genitori?
La necessità di un abbigliamento “adeguato”
La circolare sottolinea la necessità di un abbigliamento “adeguato” che rispetti la sensibilità di tutti i membri della comunità scolastica vista come un contesto di crescita inclusiva e interculturale. Inoltre, questa scelta è mirata a garantire un ambiente di apprendimento sereno, che non sia influenzato dalle tendenze effimere dettate dal consumismo.
L’invito a tutti gli attori della comunità scolastica
La circolare invita studenti, docenti e membri del personale scolastico a evitare abiti non appropriati a un contesto di esperienza formativa e di educazione all’armonia e alla cittadinanza.
Le parole del preside Cogliandro
Il preside ha precisato che la circolare non è sessista, bigotta o moralista, ma è un invito al rispetto per le sensibilità diverse. “Non c’è nulla di male a evitare vestiti che a qualcuno possono dare fastidio”, ha dichiarato. Inoltre, queste nuove regole vanno in linea con “l’educazione alla bellezza” intesa come “educazione all’armonia”, che l’Istituto Mozart cerca di trasmettere. E poi …. Tra meno di due settimane tutti al mare.